di Flavio Carbone
Il volume affronta il tema della formazione della classe dirigente dell’Arma dei Carabinieri Reali dall’età liberale al fascismo. La formazione interna è riservata quasi esclusivamente ai sottufficiali. Tale promozione sociale vera e propria non costituiva un’eccezione, bensì una politica di assorbimento degli appartenenti alle classi più modeste della società che potevano raggiungere anche il grado di capitano con un riconoscimento sociale conseguente. L’Istituzione individuò i militari che emergevano maggiormente secondo l’ethos dell’Arma e che, almeno a partire dal 1883, passavano per un percorso formativo allo scopo di elevare le qualità professionali dei futuri ufficiali. A metà dell’età giolittiana fu lo stesso statista ad occuparsi del caso, sostenendo un esperimento molto interessante: la scuola allievi ufficiali carabinieri reali. Tale iniziativa di altissimo livello, ove gli ufficiali e i docenti universitari erano di prim’ordine, terminò con il fascismo.
INDICE DEL VOLUME
Prefazione di Giorgio Rochat
Introduzione
Cap. I – L’Arma dei Carabinieri Reali: un’Istituzione solida attraverso i mutamenti
1. Premessa
2. L’Arma dei Carabinieri Reali dalla fondazione all’Unità d’Italia
3. I Carabinieri nella costruzione dello Stato unitario
4. Il contributo dell’Arma dalla Prima guerra mondiale sino all’avvento del fascismo
Cap. II – La condizione degli ufficiali
1. I modelli di riferimento per la riforma dell’Esercito italiano
2. Le ragioni per istruire gli ufficiali che provenivano dai ranghi
3. La stasi delle carriere degli ufficiali dell’Esercito
4. Le valutazioni di Felice Sismondo
5. Le proposte di Enrico Caretta
6. Gli ufficiali dei Carabinieri Reali attraverso la doppia fonte di reclutamento
Cap. III – Il 1° Corso sperimentale per Marescialli d’alloggio aspiranti alla nomina a sottotenente
1. L’analisi di un caso concreto: Chiaffredo Bergia
2. La legge di riordino (19 luglio 1880)
3. Il primo corso per i futuri ufficiali
Cap. IV – La prima scuola per aspiranti sottotenenti
1. La nascita della Scuola
2. Gli aspetti organizzativi e logistici
3. La didattica e la prova finale
4. Alcuni dati sulla Scuola
5. I nuovi programmi della Scuola
6. Le circolari del 1892 e del 1893 sull’avanzamento dei marescialli d’alloggio
7. La legge sull’avanzamento del 1896
8. Le disposizioni operative per l’avanzamento
9. Considerazioni generali sulla formazione degli ufficiali dei carabinieri reali (1883-1907)
Cap. V – La legge del 1906
1. Premessa
2. La legge 30 dicembre 1906 n. 647 92 3. La nascita e l’organizzazione della Scuola Allievi Ufficiali Carabinieri Reali
4. L’ammissione ai corsi della Scuola
5. Alcuni aspetti amministrativi ed economici
6. Da Marescialli d’alloggio a sottufficiali (R.d. 626/1907)
Cap. VI – Le prime attività scolastiche
1. La sede
2. La didattica
3. I docenti
4. L’andamento delle attività scolastiche
5. Un intervento in corso d’opera: il Regio decreto 512/1908
6. Le considerazioni della Commissione d’inchiesta
7. Le relazioni internazionali intrattenute dalla Scuola
Cap. VII – Lo sviluppo della didattica
1. Gli insegnamenti della Scuola: da annuali a biennali
2. I nuovi programmi del 1915 e del 1923 per i corsi biennali
3. Brevi considerazioni sui programmi didattici
4. Alcune proposte migliorative
5. Un aspetto comparativo: la Scuola Militare di Modena
Cap. VIII – Dalla Guerra italo-turca al primo dopoguerra
1. Gli interventi normativi tra la Guerra italo-turca e la Grande guerra
2. Il Primo conflitto mondiale
3. La disciplina nella Scuola
4. Alcuni aspetti della gestione finanziaria
5. Dai corsi accelerati alla smobilitazione dell’Esercito
6. Una proposta del Comando Generale per gli ufficiali
Cap. IX – Dal tempo di guerra alla normalizzazione
1. La ripresa della didattica regolare
2. La riforma del reclutamento degli ufficiali in SAP (1923)
3. La chiusura della Scuola Allievi Ufficiali CC. RR.
4. Il senso di appartenenza e alcuni dati sul rendimento dei frequentatori della Scuola
5. Gli altri corsi per ufficiali
6. Linee evolutive della formazione degli ufficiali dei Carabinieri Reali