Si segnala ai lettori la seguente Call for Papers del convegno internazionale organizzato dal Centro di competenza Storia regionale della Libera Università di Bolzano e dal gruppo di lavoro Geschichte und Region/Storia e regione. L’iniziativa è organizzata a cura di Francesca Brunet e Siglinde Clementi. La versione in italiano, tedesco e inglese del testo si può trovare nel PDF allegato. È possibile inviare proposte per il convegno (un abstract di circa 500 parole contenente l’indicazione delle fonti utilizzate, nonché, nello stesso file, una breve nota bio-bibliografica) entro il 31 maggio 2022 a Francesca Brunet: francesca.brunet@unibz.it. Di seguito riportiamo il testo della Call for Papers:
Il tema dei confini (politici, fisici, culturali, linguistici…) occupa da tempo un ampio spazio nel dibattito pubblico ed è al centro dell’interesse di studiosi e studiose in svariati ambiti disciplinari: dalla storiografia alla geografia, dalle scienze internazionali all’antropologia, dalla filosofia alla linguistica, dal diritto all’economia. La globalizzazione, le grandi ondate migratorie, così come il recente ripristino delle frontiere nel corso della crisi pandemica hanno reso ancor più attuale una riflessione sulla dimensione storica dei confini e del loro significato per le popolazioni e le regioni direttamente toccate o attraversate dalla loro presenza, nonché sull’impatto dei confini in relazione agli spazi di mobilità di persone e merci.
All’interno di questo campo di interesse potenzialmente sterminato, il Centro di competenza Storia regionale della Libera Università di Bolzano e il gruppo di lavoro “Geschichte und Region/Storia e regione” organizzano un convegno internazionale su una specifica dinamica sociale da sempre correlata alla presenza dei confini tra stati, vale a dire il loro attraversamento illecito. Si tratta di un tema che si lega strettamente a quello delle pratiche e delle tecniche di sorveglianza e di identificazione degli individui, degli strumenti di controllo territoriale, della concezione giuridica di cittadinanza, residenza e domicilio, dei rapporti politici e istituzionali tra centro e periferia e, più in generale, delle modalità in cui storicamente i poteri statali hanno costruito, rimodellato, negoziato e tentato di difendere le proprie frontiere.
Dal punto di vista disciplinare, il convegno vorrebbe ospitare un ampio ventaglio di approcci storiografici, quali la storia sociale, la storia delle donne e di genere, l’antropologia storica e la microstoria, la storia dell’economia, del diritto, della criminalità. Per quanto concerne il quadro geografico, il convegno è aperto a qualsiasi proposta. In relazione all’ambito cronologico, infine, si vorrebbe mantenere una prospettiva di lungo periodo, che va dalla prima età moderna a tutto il XIX secolo: un arco temporale nel corso del quale mutarono drasticamente sia le configurazioni statali sia, con esse, la concezione stessa dei confini e le necessità della loro difesa.
Data l’ampiezza cronologica, geografica e disciplinare, e per agevolare tuttavia una riflessione comparativa, si invitano tutti/e i/le possibili interessati/e a sottoporre proposte di relazione su casi di studio che riflettano specialmente attorno a tre gruppi di attori/attrici legati alle regioni di confine – o, in altre parole, a tre punti di vista sulle dinamiche di attraversamento illecito dei confini –, e alle connessioni, interdipendenze e conflitti tra questi gruppi.
I. Il primo gruppo comprende gli uomini, le donne, ma anche gli animali e gli oggetti che valicavano i confini contro la legge o comunque senza permesso (disertori, fuggitivi/e, vagabondi/e, commercianti girovaghi/e, contrabbandieri e merci contrabbandate, ecc.). Quali figure sono state di volta in volta percepite come un pericolo o una potenziale fonte di disordine da respingere? Quali spinte, quali esigenze economiche o necessità esistenziali, quali vicende individuali e collettive portavano queste persone ad attraversare illecitamente il confine? Quali erano i percorsi battuti, quali le strategie di attraversamento (falsificazione di documenti, false dichiarazioni di identità, passaggi in determinati “punti deboli”, forme di corruzione di chi controllava il confine o ricerca di appoggio e collaborazione da parte delle popolazioni locali)?
II. Al secondo gruppo vanno ascritte le persone e le istituzioni preposte al controllo dei confini. Come era organizzato e articolato tale sistema di controllo? Quali le strategie messe in atto? Quali strumenti legislativi e quali eventuali mezzi repressivi e punitivi vennero elaborati e concretamente recepiti ed applicati? Quali erano le forme di collaborazione e comunicazione tra gli apparati di controllo di due stati confinanti?
III. Il terzo gruppo comprende gli attori e le attrici “di confine”, che potevano porsi in relazione più o meno diretta con il primo o con il secondo dei gruppi sopra menzionati: informatori/informatrici, traghettatori/traghettatrici, chi in generale conduceva attività economiche correlate all’attraversamento illecito dei confini o, al contrario, alla loro sorveglianza. Quali tipi di collaborazione si instauravano tra la popolazione che viveva e lavorava a ridosso del confine, i controllori dello stesso e le persone che tentavano di valicarlo? Qual era la percezione di queste popolazioni rispetto al primo o al secondo gruppo e, in generale, alla propria collocazione in una regione confinaria? Quali i vantaggi o gli svantaggi sociali ed economici?
Il convengo si terrà nei giorni 1-3 dicembre 2022 presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano, sede di Bressanone.
Le spese di viaggio, vitto e alloggio saranno coperte dagli enti organizzatori.
Si prega di inviare le proposte (un abstract di circa 500 parole, contenente l’indicazione delle fonti utilizzate, nonché, nello stesso file, una breve nota bio-bibliografica) entro il 31 maggio 2022 a Francesca Brunet: francesca.brunet@unibz.it. Allo stesso indirizzo ci si può rivolgere per richieste di chiarimento o domande di carattere organizzativo. Gli abstract possono essere redatti in italiano, in tedesco o in inglese. Le lingue del convegno saranno l’italiano, il tedesco e l’inglese, con traduzione simultanea.
I risultati della selezione e il programma definitivo del convegno verranno comunicati entro la metà di giugno 2022.
Organizzazione: Francesca Brunet, Siglinde Clementi
Centro di competenza Storia regionale della Libera Università di Bolzano
Gruppo di lavoro “Geschichte und Region/Storia e regione”