Per vie illegali. Fonti per lo studio dei fenomeni illeciti nel Mediterraneo dell’età moderna (secoli XVI-XVIII)
Entro una cornice comparativa, e muovendosi tra XVI e XVIII secolo, il volume prova a raccogliere alcu- ni tra gli studi più recenti in tema di illecito marittimo nelle sue più varie espressioni. Lo spazio preso in consi- derazione è quello mediterraneo, dal Maghreb all’Adriatico, dalla Sicilia alla penisola iberica attraverso la Corsica; uno spazio all’interno del quale, a se- conda delle circostanze e delle aree, si contrabbandano armi, polvere da spa- ro e altri beni strategici, si praticano finti naufragi, si realizzano imbrogli nella redenzione dei captivi in terra d’Africa, molto più semplicemente si prova a frodare le dogane e a non pa- gare i relativi diritti. Tutti questi aspetti – e non solo – sono trattati nelle pagi- ne di questo libro, con la debita atten- zione anche alla dimensione giuridi- ca del problema, confrontandosi con recenti categorie storiografiche quali quelle di “frontiera” e di “commercio interculturale” nonché provando ad elaborare attraverso un approccio di indagine “dal basso” una sorta di so- ciologia delle pratiche illecite.
Paolo Calcagno è ricercatore presso l’Università di Genova, dove insegna Elementi e fonti della Storia moderna e Storia degli antichi Stati italiani. Mem- bro del Laboratorio di Storia marittima e navale, si interessa di tematiche so- ciali ed economiche legate allo spazio mediterraneo tra XVI e XVIII secolo. Ha preso parte a progetti PRIN e FIRB, e ora è inserito in un ERC incentrato sulla dimensione del lavoro marittimo nel passaggio dalla vela al vapore.
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